Formato

Il PO Camp è organizzato secondo la formula della Open Conference,
un format particolarmente interessante che si sposa con la filosofia Agile.

Differentemente da una conferenza convenzionale, che prevede una fase di progettazione e preparazione dei contenuti e dei vari talk (per esempio tramite il classico “call for session”), una Open Conference rappresenta solo il contenitore e quindi gli aspetti logistici della conferenza (dalla location all’allestimento delle varie sale).

I contenuti della conferenza sono invece decisi dai partecipanti, che si iscrivono specificando esattamente cosa si aspettano partecipando all’evento, oppure come pensano di contribuire alle varie discussioni (portando esempi, casi d’uso, esperienze dirette sul campo e altro ancora).

Una open conference si basa quindi su un format molto semplice e libero: ogni partecipante può assistere a quello che ritiene più interessante, entrare o uscire dai vari talk (sia per portare in altri gruppi quanto sentito altrove – cosa detta “cross pollination” – sia per non perdere tempo in discussioni non di suo interesse).

Man mano che le proposte sono presentate, la board prende forma, arrivando a diventare il programma della giornata. Per questo è importante partecipare alla fase di generazione dei talk e creazione della board che avverrà venerdì pomeriggio e sabato mattina.

La legge dei due piedi

Le regole sono sintetizzate secondo quella che prende il nome della legge dei due piedi (Two Feet Law), le cui regole e principi sono rappresentate in modo molto esplicativo dalle seguenti immagini:

Sessione di co-creazione

Auto-organizzazione, intelligenza collettiva, inclusione e diversità.
Questi sono gli ingredienti indispensabili per trovare soluzioni innovative a problemi complessi.

Il Camp vuole fornire uno spazio in cui quegli ingredienti possano miscelarsi al meglio.
Una nuova opportunità per rimettere le persone al centro del mondo del lavoro, utilizzando l'agilità, con i suoi valori, principi e pratiche, come catalizzatori di questo processo evolutivo.

Partendo da cosa accade oggi nelle organizzazioni, lavoreremo insieme per identificare pattern e principi diffusi, formulare esperimenti, condividere pratiche e raccontare esperienze.
Raggiungeremo, così, un luogo di maggiore consapevolezza, rispetto a questi temi, come singoli e comunità.
Vogliamo dare vita ad una versione embrionale di un Agile People Meta-Framework: punto di partenza per ogni practitioner che voglia cimentarsi ad esplorare questo ambito.

E' nostro desiderio quindi, all’interno del Camp, organizzare una sessione di co-creazione con tutti i partecipanti, in cui stimolare e liberare l'inventiva dei singoli.

Ci ispireremo al Jazz che ci insegna che, libertà e creatività nell’improvvisazione dei singoli musicisti, nascono dalla comprensione condivisa di semplici regole; lo metteremo in pratica prendendo spunto da alcune tecniche derivate da Liberating Structures:

Rifacendoci ai suoi principi di riferimento:
1. Include and Unleash Everyone
2. Practice Deep Respect for People and Local Solutions
3. Build Trust As You Go
4. Learn by Failing Forward
5. Practice Self-Discovery Within a Group
6. Amplify Freedom AND Responsibility
7. Emphasize Possibilities: Believe Before You See
8. Invite Creative Destruction To Enable Innovation
9. Engage In Seriously-Playful Curiosity
10. Never Start Without a Clear Purpose(s)

Vi aspettiamo!

Staff

• Pasquale Borriello
• Alessandro Giardina
• Stefano Leli
• Gabriele Ottaviani
• Emanuele Moscato
• Dario Sala

Per qualsiasi dubbio scrivici!